I domenica di avvento – 02 dicembre 2018

Dal Vangelo secondo Luca 21,25-28.34-38

La missione di Gesù di Nazareth era fare la volontà del Padre che lo aveva mandato, accogliere l’oggi di Dio nella storia degli uomini.

È in ogni oggi, infatti, che il Signore si fa presente, ogni oggi è tempo di grazia.

Nell’anno 70 d.c. avvenne la distruzione di Gerusalemme e questo richiamò gli ebrei e i cristiani alla fine del mondo in una cornice di sconvolgimenti cosmici: astri, terra e mare.

La conclusione che ne ricavarono i primi cristiani fu che la fine di Gerusalemme non coincideva con il ritorno del Signore, ma che il Signore ritorna nella nostra vita continuamente.

Ogni volta che un cuore si converte, si manifesta la sua venuta attraverso l’opera dello Spirito Santo, che ci ricorda l’incarnazione, la passione e la morte di Gesù e ci consola la sua risurrezione. Siamo invitati ad essere vigilanti e perseveranti, aggrappati alla speranza con il desiderio di avere la forza di Dio.

Quella vita nuova, quella Parola, si deve incarnare nel cuore, per crescere nell’amore e il proposito di lottare contro lo spirito del male.

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