L’ORA DELLA CHIESA

La Chiesa vive nel mondo il mistero della Pasqua e noi siamo partecipi delle sue sofferenze e delle consolazioni. La nostra ora, come quelle del Cristo, è l’ora della croce e della speranza. È inutile che facciamo sogni sul futuro. Dobbiamo vivere il presente con impegno. Questo è il modo di “redimere il tempo” cioè di farlo diventare salvifico.

  • Sono dimensioni molto positive che ci colmano di speranza: la scoperta del mistero della Chiesa; la presenza di Cristo risorto; l’azione dello Spirito Santo nella Chiesa; la valorizzazione del Popolo di Dio ed il compito dell’evangelizzazione. La Chiesa si sente più che mai “inviata” da Cristo al mondo; con la Parola, l’Eucarestia e l’esercizio delle opere di misericordia.
  • Ma ci sono anche aspetti negativi e preoccupanti da non dimenticare. Ne indichiamo alcuni: l’oscuramento della fede; la perdita del senso dell’Assoluto; la perdita della capacità di silenzio e di preghiera; tensioni e divisioni che rompono la comunione ecclesiale: la perdita della “gioia pasquale”. La Chiesa ha bisogno di maggiore gioia e di buon umore.

Questa nostra ora come si esprime nel mondo? Con cambiamenti rapidi, profondi; il fenomeno della secolarizzazione; il sottosviluppo e l’emarginazione, le aspirazioni alla liberazione ed alla integrazione. Questa è l’ora che viviamo, scoprendola, amandola e vivendola intensamente. Impegniamoci a penetrare i segni dei tempi, ascoltando lo Spirito Santo che ci parla, dando tutto al Signore che vive in questa Chiesa che glorifica il Padre e serve gli uomini.

“Beato questo nostro tempo, tormentato e paradossale, che quasi ci costringe alla santità”. (Paolo VI)

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