L’esperienza storica della Chiesa è animata dalla fede, ma non ha affatto l’assolutezza della fede.

Ciò che si fa da cristiani sta in mezzo a tutto ciò che gli uomini fanno nella vita, si intreccia alla loro attività, si mescola ad esse e fino a scomparire, e talvolta a perdere qualsiasi particolare identità. la Chiesa, nonostante porti dentro il mistero dell’Assoluto vive rischi della storia umana può sbagliare, peccare, fallire nelle proprie imprese.

Ne deriva per la Chiesa la necessità di affidarsi per la propria missione non solo alla grazia di Dio, ma anche i criteri dell’efficienza umana. Ai cristiani incombe il compito di realizzare una società più giusta e garantire a ciascuno  dignità e libertà. La Chiesa deve dare la propria testimonianza sottoponendosi alla verifica della storia. Quando la ideologia e la mentalità borghese assolutizzano le leggi dell’economia, il primato del capitale, il culto del denaro, l’intangibilità delle proprietà private, diventano questi i doli da affrontare, i cristiani presentano invece  l’unico Padre, per il quale gli uomini sono uguali e fratelli, e dell’unico Signore Gesù che ha dato la vita per tutti.