È LO SPIRITO CHE TRASFORMA NELLA LITURGIA EUCARISTICA 

Nella messa la recita della preghiera eucaristica o canone “prima della riforma liturgica del Concilio Ecumenico Vaticano II” avveniva sottovoce generando nella mente dei fedeli che questo fosse una preghiera solo del sacerdote.

Con la riforma liturgica la preghiera eucaristica viene dialogata con tutta l’assemblea e trova il suo momento più prezioso nelle parole stesse che Gesù ha detto nell’ultima Cena e che il Sacerdote ripete come riportate dal Vangelo. Sono le stesse, perché Gesù ha comandato agli Apostoli di ripeterle in sua memoria.

Solo il Sacerdote, solo lui, può recitare queste parole così sante, perché egli agisce nella persona di Gesù; ciò che fa e dice è Gesù stesso che lo fa e lo dice. Attraverso le parole della Consacrazione e solo attraverso di esse, si rende presente Gesù nel pane e nel vino, che diventano per noi il Corpo ed il Sangue di Gesù.

Inoltre la riforma liturgica ha dato particolare rilevanza in tutte le preghiere eucaristiche all’epiclesi. In essa si invoca e si proclama chiaramente che è lo Spirito Santo che rende efficaci qui, ora e per noi le parole pronunciate da Gesù sul pane e sul vino.

S. SIRBONI

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