L’Ordine Carmelitano ha sviluppato la sua devozione alla Vergine nel senso dell’ammirazione e della riconoscenza. Il Carmelo si è formato un “immagine” di Maria che mette in risalto i momenti più significativi dell’adesione di lei a Dio, l’accettazione a diventare Madre di Cristo, lo splendore della sua “purezza” e la meditazione sui fatti riguardanti il suo Figlio.
Dinanzi alla “Madre di Dio” che medita “i misteri della redenzione”, il Carmelo è rimasto devotamente ammirato cercando di ricopiare quel che poteva di tanta perfezione ed ha cercato di farlo in modo familiare sino a dare a Maria i titoli di “sorella” e di “madre”.
Maria si è mostrata sollecita delle sorti dell’Ordine che sin dalle origini volle mettersi sotto il suo patrocinio dedicandosi a lei al suo servizio. Simbolo o segno esterno con cui comunemente si indica la devozione del Carmelo alla sua Patrona è lo “Scapolare”.
Questo è una parte dell’abito carmelitano ed è stato preso a significarlo tutto intero, ma in forma ridotta e perciò viene, anche detto “abitino del Carmine”. Nella iconografia prevale l’immagine della Vergine che tiene il bambino Gesù in braccio o sulle ginocchia e dà lo Scapolare dell’Ordine a san Simone Stock indicandogli nell’abito dell’Ordine, un segno di salvezza eterna.
Lo Scapolare del Carmine vuol dire fondamentalmente consacrazione a Maria secondo lo spirito del Carmelo. Non fa difficoltà che la consacrazione espressione di adorazione, di per sé è possibile farla a Dio. Maria infatti è nella luce di Dio, e qualsiasi cosa le si tributi, ha per fine Dio.
Perciò consacrarsi a lei significa consacrarsi a Dio per mezzo di lei. La Chiesa ha fatto, dell’imposizione dello Scapolare del Carmine; un sacramentale: ossia una realtà che imita i sacramenti e da essi ottiene degli effetti spirituali.
Varie volte il Magistero della Chiesa è intervenuto a proposito di questa devozione arricchendola di indulgenze e inserendola nella liturgia.
Il privilegio sabatino consiste nell’aiuto che la Madonna dà, dopo la morte e specialmente in giorno di sabato, ai carmelitani e a quanti si sono a loro affidati, che muoiono in grazia di Dio, avendo inoltre portato in vita piamente lo Scapolare, osservato i comandamenti, pregato e digiunato…
La dottrina cattolica infatti incoraggia la preghiera e la fiducia nell’intercessione della santa Vergine per le anime del purgatorio: fiducia che è fondata sulla maternità di lei a favore dei redenti e sulla sua mediazione presso Gesù.
Concludiamo affermando che lo Scapolare del Carmine mentre è un segno ben quaificato di devozione alla Madonna e a lei certamente gradito lo è soprattutto perché costituisce continuo ed efficace richiamo ed esplicito incoraggiamento alla vita cristiana.