Fin dalla sua prima origine, la Chiesa solennizzò il giorno del Signore con la celebrazione della “frazione del pane”, con la proclamazione della parola di Dio e con opere di carità e di assistenza.

L’esempio ci è stato dato dal maestro Gesù il quale nel giorno stesso della sua risurrezione aveva spezzato il pane per i discepoli di Emmaus (Luca 24,27). Da allora la Chiesa ha sempre reso santo il giorno del Signore celebrando il memoriale del suo sacrificio nel quale si congiungono l’annunzio della Parola, la frazione del pane ed il servizio della carità.

Il Signore Risorto continua la sua presenza con la Parola, il Sacramento, il Servizio.

La domenica è il giorno dell’Eucarestia ed il cristiano cerca di fare della sua vita un dono, un sacrificio gradito a Dio, imitando così Gesù che ha fatto della propria vita un dono al Padre ed ai fratelli.

L’Eucarestia non è solo un rito, ma anche una scuola di vita che non termina dentro le mura dell Chiesa ma è chiamata a varcarle per diventare testimonianza e servizio di carità.

L’invito conclusivo ci rimanda alla missione, per annunciare agli altri quanto abbiamo sperimentato e ricevuto. Riflettiamo sulla lontananza o latitanza di tanti che disertano con facilità l’Eucarestia.