LA DOMENICA NEL MISTERO DI CRISTO – Prima Parte

“Noi non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore! Con questa bella espressione, i 49 martiri di Abitene guidati dal presbitero Saturnino affrontarono la morte piuttosto che rinunciare a celebrare il giorno del Signore, il “giorno nuovo”, il primo giorno della nuova creazione inaugurata da Cristo Risorto, nella quale il tempo diventa tempo della grazia.

Quel giorno era la domenica.

I cristiani sin dagli inizi avevano tralasciato il sabato come giorno da dedicare a Dio nel riposo e nel culto, e lo avevano sostituito con il primo giorno dopo il sabato, il primo della settimana.

Il comandamento dell’Antica Alleanza recita così: “osserva il giorno di sabato per santificarlo” (Deut 5,12). La Chiesa, depositaria della Nuova Alleanza prese invece a celebrarne il ricordo nello stesso giorno in cui il Signore è risorto ed è apparso ai discepoli ed ha spezzato il pane per due di loro, a Emmaus (Luca 24,30).

Dopo otto giorni apparve di nuovo agli Undici e parlò all’apostolo Tommaso (Gv 20,26). Da allora il battezzato è chiamato a celebrare quel giorno e quel mistero. Il cristiano ha bisogno della domenica.

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