EUCARESTIA E VITA CRISTIANA – Seconda Parte

Il pane che Gesù spezza ed offre ai suoi apostoli diventa segno evidente; il vino che Gesù invita a condividere diventa segno di quel sangue che egli offrirà per noi dopo poche ore, il sangue in cui scorre la vita stessa di Dio che ci raggiunge anche nel buio del peccato e della morte per farci entrare nella luce della risurrezione.

Il Giovedì Santo, dunque, Gesù istituisce l’Eucarestia ed assicura la sua presenza nel pane e nel vino per tutti i giorni fino alla fine del mondo. (Matteo 26,26).

La Chiesa, famiglia dei figli di Dio ci raduna insieme e alla presenza del Signore ci consegna la sua missione, ci sospinge ad attraversare anche i mari tempestosi delle fragilità e degli errori per farci giungere un giorno alla gioia eterna dell’incontro definitivo con Dio.

L’Eucarestia è un meraviglioso anticipo della meta finale della nostra vita: fin d’ora diventiamo figli e sperimentiamo la profonda liberazione che nasce dall’amore di Dio.

Il mistero eucaristico è dunque fondamento della Chiesa; durante l’Ultima Cena, infatti, Gesù ha comandato ai suoi apostoli di continuare nel tempo il gesto dello spezzare il pane e del bere all’unico calice in cui egli sarebbe rimasto presente e vivo.

Così fin dagli inizi le prime comunità cristiane nascono e si realizzano intorno al culto eucaristico e si radunano per ascoltare la Parola e condividere il pane e il vino. Dobbiamo credere che Gesù è presente in mezzo a noi in modo unico ed irrepetibile.

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