LA MISERICORDIA E L’AMORE DI DIO

Una espressione del 1° Canone Romano della liturgia eucaristica ci fa pregare così: “Sebbene peccatori, noi confidiamo nella tua misericordia e nel tuo amore”. Riconoscere che siamo peccatori è una realtà importante nella vita cristiana. Il Vangelo ci narra l’episodio del fariseo e del pubblicano che vanno a pregare nel tempio, il secondo è profondamente cosciente di essere peccatore e a Dio si rivolge così: “O Dio, sii benigno con me peccatore”.

Siamo contenti di sapere attraverso le parole di Gesù che il pubblicano è tornato a casa giustificato perché la sua pochezza e la sua miseria gli spalancarono il cuore misericordioso del Signore. L’amore di Dio, manifestato in Gesù Cristo, è un amore fatto di misericordia perché comprende la fragilità umana. E poiché siamo peccatori, abbiamo bisogno di essere salvati da noi stessi e dal rischio di non amare Lui o di non volerci bene tra di noi. L’accoglienza sincera ed umile delle nostre fragilità ci deve liberare dalla maschera della perfezione. Con onestà accogliamo la grazia salvifica e curativa di Cristo. Gesù un giorno ha detto ai farisei: “non sono sani che hanno bisogno del medico, ma i malati” (Mt 9,12).

La debolezza, anche quella morale non è una barriera tra noi e Dio, ma un legame che a Lui ci unisce. La ragione più valida per invogliarci al pentimento e alla riconciliazione con Dio e tra di noi sta nel fatto che Dio è sempre pronto a perdonarci. Il profeta Isaia riporta una singolare espressione: “Forse che una donna si dimentica del suo lattante, cessa dell’aver compassione del figlio delle sue viscere? Anche se essa si dimenticasse, io non ti dimenticherò” ( Is 49.15). Il Signore ci viene sempre incontro con il suo amore compassionevole, per elargirci quei tesori che suo Figlio ha conquistato per noi. Dio, infatti, è ricco di misericordia e attraverso Gesù Cristo, noi, che siamo diventati la sua famiglia, siamo stati benedetti con ogni benedizione. Per mezzo della morte e risurrezione del Signore Gesù diventiamo capaci di percorrere il cammino che dal peccato ci conduce alla vita di grazia. Il vangelo ci invita alla conversione del cuore, ad un cambiamento che ci renda creature nuove.

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