IMPARIAMO AD AMARE

Dio ci ama uno per uno e ci avvolge con questo amore. Ci conosce tutti per nome; conosce la nostra storia, ci segue passo per passo, dalla nascita al tramonto. E nulla sfugge al suo sguardo. Gesù dice: “conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me”.

In un brano dell’Antico Testamento il Signore diceva: “Se anche tua madre ti dimenticasse, io, il Signore, non ti dimentico”. “Per essere amico mio, si legge nel Diario del Bloy, bisogna essere intimamente unito con me”. Dio sta al nostro fianco ed è pieno di indulgenza per noi. Nella parabola evangelica (Luca 15,11-31) è il Padre che va incontro al figlio che viene da lontano.

Non gli lascia il tempo di dire una parola di scuse: gli apre le braccia e avviene la riconciliazione.

Il suo amore, però si tiene nascosto. Quando, il mattino di Pasqua, Maria Maddalena scorse il Maestro nell’orto degli ulivi lo scambiò per l’ortolano. Quando i discepoli di Emmaus l’incontrarono per strada, pensarono che fosse un viandante qualunque.

Il passaggio di Dio, generalmente facciamo fatica a scoprirlo. Dice un salmo della Bibbia: “se oggi tu ascolti la sua voce, non chiudere il tuo cuore”. Il Vangelo cita diversi espisodi dove Dio si manifesta. Al pozzo di Giacobbe Gesù incontra la donna samaritana, la strappa alla sua vita passata  e fa di lei la messaggera del Messia presso la sua gente.

A Cana di Galilea, alle nozze, Gesù va con la Madre e gli Apostoli. Ad un certo punto manca il vino. Maria si volge al Figlio: “Non hanno più vino” dice, senza aggiungere altro. E la risposta alla richiesta materna è il primo miracolo di Gesù.  Spesso noi pensiamo che Dio sia assente, che ci abbandoni, perché non si manifesta nell’ora che a noi farebbe comodo. Siamo chiamati ad accettare il ritmo di Dio. “Le mie vie, non sono le nostre vie e i miei pensieri non sono i vostri pensieri” dice il Signore. Lasciamo fare a Lui, che infinatamente meglio di noi sa quello che fa. E crediamo con fede incrollabile che tutto concorre al bene di chi ama il Signore.

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