Brevi Riflessioni sul Salmo 1: BEATO L’UOMO

Appartiene al genere sapienziale: è una meditazione sul destino dell’uomo in relazione alla Parola di Dio.

Il salmista usa una contrapposizione tra i termini GIUSTO/EMPIO. All’empio si riferisce l’immobilismo, la stanchezza, la pula (l’inconsistenza) ed il vento (l’instabilità, il disorientamento). Al giusto si riferisce la meditazione = maturità interiore.

La terra (albero piantato) = stabilità. I frutti = fecondità. Il contrasto tra i due è chiaro nel finale: l’empio verrà scluso dalla comunità dei giusti, mentre il giusto sarà benedetto con frutti. Dice San Basilio: “Il primo salmo è la base che regge l’intero edificio del salterio”. Molti salmi sono stati composti per essere cantati in assemblea al suono di strumenti e altri, come il salmo primo, per soffermarsi nella riflessione individuale e nel riposo dell’anima.

La gioia e l’intimità sono i ritmi dell’amore. La felicità non è un ordine; ma una condizione spirituale. La beatitudine è il fine della vita virtuosa. Il felice per eccellenza è Dio (Tm 6,15).

Dice San Gregorio di Nissa: “tra gli uomini, è felice chi assomiglia a Dio in virtù della comunione con Lui e della partecipazione alla sua vita”.

Il peccato porta alla tristezza, priva la persona della gioia e del riposo nel bene. Riduce la capacità di apprezzare e di partecipare alla gioia degli altri. “Camminando l’uomo empio si allontana da Dio, che è la vita, non comprende se stesso, non si sente solidale con gli altri, vive racchiuso nella cerchia del suo io, per paura della morte (E. Jiménez).

Il salmo 1° e la Vergine Maria “Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te… Benedetta tu fra le donne… Beata colei che ha creduto (Lc 1,28.42.45).

L’arcangelo Gabriele ed Elisabetta esprimono con queste espressioni la gioia che suscita lo Spirito Santo in Maria. Lei è beata perché Dio si è chinato su di Lei. Maria è il culmine dell’attesa messianica, la realizzazione della promessa; è figura della Chiesa e del Cristiano; è testimonianza dell’amore gratutito di Dio che accetta l’uomo, abbassandosi fino alla sua piccolezza.

Nel Vangelo (Lc 6,17-26) Gesù parla delle Beatitudini e dei beati, la cui traccia è il salmo meditato e pregato.

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