CERCARE GESÙ – Prima Parte

Riflettiamo sull’episodio in cui Gesù, passando per Gerico, si ferma in casa di Zaccheo, poco prima di entrare in quella cittadina, aveva dato la luce agli occhi del cieco mendicante e subito dopo non ha paura di misurarsi con la convivenza degli uomini; entra nella città, si presenta con una straordinaria padronanza di sé mentre la folla entusiasta grida: “Passa Gesù il nazareno!”, ma Gesù va dritto per la sua strada perché sa bene dove deve andare.

Oggi anche a noi viene chiesto di attraversare con coraggio la città, passare tra le folle nel nome di Gesù, andare dritti per la via dell’obbedienza e della fede senza preoccuparci troppo di ciò che dice la gente, sapendo comunque che qualcuno o qualcosa ci attende.

Non dobbiamo avere un’idea della fede troppo intimistica. Gesù parlava per le strade, entrava nelle case, non faceva differenze, era rispettoso e al suo passaggio saliva la lode a Dio perché proclamava la Buona Notizia, l’Evangelo.

L’evangelista Luca ci ha affidato attraverso Zaccheo questa consegna: cerchiamo Gesù che viene a salvare ciò che è perduto, cerchiamo Gesù che viene ad indicarci esperienze nuove di vita, cerchiamo Gesù che viene incontro ai poveri di ogni categoria, anche ai poveri di fede e di speranza. Zaccheo ha saputo cogliere l’occasione di un passaggio irripetibile, perché intuiva che Gesù aveva qualcosa di grande da dargli e per questo salì su un sicomoro per vedere Gesù! Qualcosa attirava Zaccheo verso di Lui, tuttavia qualcosa lo faceva sentire anche molto distante da Lui.

Zaccheo, un pubblicano sicuro nelle pretese, incoerente nelle azioni, solo ed insoddisfatto nelle sue relazioni; Per cambiare questa situazione è necessario salire sull’albero, ascoltare la Parola del Signore, accogliere il Suo invito ed entrare in un rapporto singolare con lui: Il Signore è venuto e continua a venire e a riempirci di gioia.

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