IL PADRE E LA PASSIONE DEL FIGLIO

Nella passione di Gesù tutto il mistero di Dio viene coinvolto, perché la Trinità Santissima è mistero di infinito amore Giovanni (10,1)
Nella pagina di S. Giovanni (Gv 10, 17-18) che parla del Buon Pastore Gesù dice: “io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo”.

La redenzione è stata voluta dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, anche se, storicamente, solo il Figlio si è fatto uomo, tuttavia Egli è il volto del Padre, e immagine del Dio invisibile Padre, e si offre con uno spirito eterno (Ebrei 9,14). Nella Croce di Gesù tutta la Santissima Trinità è coinvolta: coinvolta nell’Amore e per Amore. Prima di morire Gesù ha potuto esclamare con filiale fiducia: “Padre,  nelle tue mani consegno il mio spirito” (Luca 23, 46). L’apostolo Paolo con coraggio e fiducia dice: “Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?.. Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo” (Rom 8, 31-37).

Viviamo da figli 

Dal libro “La forza di amare” di Martin Luther King ricaviamo il seguente pensiero: “Fateci quello che volete, e noi continueremo ad amarvi metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora, ma siate sicuri che vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire”. L’amore è il potere più duraturo che ci sia al mondo. Come è possibile tutto questo? È possibile accogliere nel cuore la vita stessa di Dio, che è vita di infinito Amore! Gesù è venuto a portare questo dono divino e si è cristiani solamente nella misura in cui questo dono diventa la nostra stessa vita. In poche parole Gesù ci ha detto che per essere figli del Padre dobbiamo amare come ama il Padre: e Gesù, Figlio di Dio, è venuto a farci dono dell’Amore stesso di Dio che lo Spirito Santo.

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