BEATO FRANZ (FRANCESCO)

Jagerstatter (1907-1943)

Martire-Festa 21 maggio

Il contadino che disse di no a hitler e al nazismo

Tra i martiri che hanno inaugurato il 2000, viene indicato come “il contadino che disse di no ad Hitler e al nazismo”, o anche come /il martire obbiettore di coscienza/. In un tempo in cui non si conosceva neppure quel termine,la testimonianza eroica di questo giovane padre austriaco è davvero emozionante,anche perché “le premesse“ della sua gioventù parevano far presagire una vita tutt’altro che santa .Era figlio di una ragazza madre, in servizio ad una fattoria di contadini,a St Radegund, un paesino agricolo a ridosso della Baviera, in territorio Austriaco. Passò la sua infanzia in quel  mondo povero di tutto, allevato dalla nonna. Dieci anni dopo ,sua madre ebbe la fortuna di sposare Heinrich jagerstatter, un piccolo proprietario terriero che accettò di dare il  suo cognome al ragazzo. Aveva intelligenza spiccata e vivacità notevole; era curioso,ma anche sbarazzino,prestante e sportivo; grande lavoratore dei campi ma anche insofferente delle regole,anche morali;a 26 anni ebbe una figlia da una  relazione avventurosa.

La sua svolta radicale e sorprendente  della sua vita  avvenne  quando conobbe Francesca, colei che, dopo un  breve, fidanzamento ,diventerà sua moglie, il 9 Aprile 1935, giovedì santo. Anche per educazione familiare, Franziska era una donna molto fine spiritualmente, sensibile, colta. Cominciarono a pregare insieme ,a leggere quotidianamente la bibbia , ad accostarsi quasi quotidianamente all’Eucaristia, ad aiutare, generosamente la gente del paese ,nella tranquilla  vita della campagna. Addirittura Francesco si offrì  per fare il sacrestano della Parrocchia. Una vita di coppia davvero  felice, allietata  dall’arrivo  di tre figlie. I problemi di coscienza iniziarono con l’affermarsi  del nazismo di Hitler. Francesco percepì immediatamente  l’assoluta incompatibilità  del Vangelo con le teorie  naziste e l’impossibilità  per una coscienza cristiana di prestare anche la più indiretta    collaborazione a quel rinnovato e sinistro  paganesimo. Fu l’unico ,nel suo paese a votare  contro il famigerato Anschluss,il patto  di unione tra Austria e Germania, e lo cosa passò tutt’altro che inosservata. Rifiutò di fare  il Sindaco   del paese , di ricevere  gli assegni  e gli indennizzi che lo Stato  gli doveva  . Si convinse che appoggiare il nazismo era peccato grave . Tutti gli consigliavano di adeguarsi, di non fae l’eroe, perfino il suo Parroco, perfino  il Vescovo di Linz tentò di ricordargli che non era compito di un semplice cristiano  stabilire se la guerra  era giusta o no. Il 10 Marzo 1943, dopo alcuni precedenti rinvii ,venne chiamato al servizio militare. Si presentò in caserma ma dichiarò che non avrebbe indossato la divisa delle SS e non avrebbe accettato  di fare servizio armato,per non cadere in peccato contro la sua fede. Fu arrestato immediatamente ,messo  in carcere  in cui era in quei mesi prigioniero  anche il famoso  teologo  D. Bonhoffer.

Ci fu un processo sommario e il 9 agosto 1943, Francesco fu ghigliottinato e bruciato  nel forno crematorio. Aveva 36 anni, in carcere  a Berlino ebbe la possibilità di inviare alle figlie e alla moglie alcune lettere, mirabili per la nobilità  dei sentimenti    e per l’elevatezza dei principi morali e spirituali “vi scrivo con le mie mani legate, ma è meglio così che se fosse  incatenata la mia volontà ..nè il carcere ,né le catene e neppure la morte possono separare un uomo dall’amore di Dio e rubargli la sua libera volontà… in certi casi, se non si vuol commettere peccato grave ,si ha semplicemente il dovere di morire piuttosto che obbedire… Si potrebbe quasi svenire nel pensare alle gioie eterne del cielo ,nessun occhio ha mai visto, nessun cuore di uomo ha mai conosciuto ciò che Dio ha preparto per coloro che amano”. Francesco fu proclamato beato e martire dlla fede dal Papa Benedetto il 26 ottobre 2007. La celebrazione si svolse nella cattedrale di Linz. Un particolare emozionante: erano presenti la moglie e le tre figlie  del beato martire. Dal momento che dal 9 Agosto, giorno del martirio, era già occupato da Santa Edith Stein ,Patrona d’Europa, la festa del nuovo beato venne fissata il 21 Maggio, giorno del suo battesimo.

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